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Di nuovo al lavoro con il monitoraggio delle Acque: il Naturalista Marrosu elabora l’indice STAR ICMi

Di nuovo al lavoro con il monitoraggio delle Acque: il Naturalista Marrosu elabora l’indice STAR ICMi

Dopo le recenti piene, riprende il lavoro di monitoraggio delle Acque superficiali da parte del Naturalista Marco Marrosu per l’elaborazione dell’indice STAR ICMi.

L’area di studio è quella della nuova strada statale Sassari – Olbia (Sardegna) e il lavoro è svolto in collaborazione con la Dott.ssa Valeria Testone.

La normativa di riferimento in merito al trattamento e al monitoraggio delle acque è la Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE (Water Framework Directive) ed è stata recepita dal Decreto Legislativo 152/2006 che definisce tutti i procedimenti da attuare per la definizione dello stato ecologico dei corpi idrici nazionali.

La valutazione dello stato di qualità di un corso d’acqua si basa in questo caso non sulle indagini chimiche ma su quelle biologiche, con l’utilizzo di organismi, i macroinvertebrati bentonici, come biondicatori.

I macroinvertebrati hanno un ruolo fondamentale sulle dinamiche ecologiche degli ambienti lotici e svolgono un ruolo fondamentale sia nel riciclo della sostanza organica di origine che sulla capacità autodepurativa del fiume.

Ognuno di loro ha una differente sensibilità all’inquinamento delle acque e una differenza nella struttura della popolazione stimata permette di individuare variazioni nell’equilibrio dell’ambiente.

Questo metodo è molto complesso” – spiega il Dott. Marco Marrosu – “non si tratta di inserire una sonda parametrica per leggere i dati registrati seduti a tavolino. L’indice STAR ICMi è un valore che si ricava solo dopo un lavoro complesso che permette di individuare lo stato ecologico di un corso d’acqua.”

Per redare una relazione sull’indice STAR ICMi il Dott. Marrosu deve seguire un iter ben preciso: una fase operativa sul campo, una in laboratorio, una in studio. Nella prima fase bisogna individuare l’area corretta per fare il campionamento, individuare i microhabitat presenti nel tratto considerato riportandoli su un foglio di carta, effettuare 10 prelievi in acqua in numero proporzionale a ciscun microhabitat, raccogliere i campioni in acqua. La seconda fase si svolge in laboratorio dove con testi appositi tutte le specie di macroinvertebrati presenti nei campioni vengono identificate mediante stereoscopio e manuali appositi. Non se ne considera solamente la presenza ma anche l’abbondanza.

Nella fase finale il Naturalista raccoglie i dati raccolti e li inserisce in un foglio di calcolo per effettuare analisi statistiche che permettono di valutare quanto l’indice multimetrico STAR ICMi ricavato si distacca da quello atteso. E’ un momento importante perché nel momento in cui stende la relazione bisogna anche interpretare il dato ottenuto.

Valutare lo stato ecologico o i cambiamenti ambientali mediante organismi è ormai un metodo riconosciuto a livello mondiale da diversi Stati. Si accresce la consapevolezza che l’uomo fa parte di un ecosistema complesso dove ogni disequilibrio apparentemente piccolo può influenzare a lungo termine la nostra vita e si modificano i metodi per la sua misurazione.

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