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Recupero ambientale del Sito Archeologico di Tiscali: il Naturalista Marrosu al lavoro per i Comuni di Dorgali e Oliena

Riporto su carta del rilievo topografico

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Recupero ambientale del Sito Archeologico di Tiscali: il Naturalista Marrosu al lavoro per i Comuni di Dorgali e Oliena

Il Naturalista Marco Marrosu, con affidamento da parte del Comune di Dorgali, in accordo con il Comune di Oliena, sviluppa il progetto per il recupero ambientale del Sito Archeologico di Tiscali.

Il sito è uno dei più importanti siti archeologici della Sardegna e raggiungerlo vuole dire intraprendere un percorso escursionistico da cartolina di circa un’ora che si affaccia sulla valle di Lanaitto nel territorio Oliena e in quella di Oddoene sul versante di Dorgali.

Come disse all’ANSA la sindaca di Dorgali Maria Itria Fancello “I lavori partiranno subito dopo il ponte dei Santi e si protrarranno per tutto l’inverno. Contiamo di concludere l’intervento entro Pasqua e di riaprire per quella data”. Il villaggio nuragico di Tiscali è attualmente uno dei siti maggiormente visitati in Sardegna ed era frequentato secondo gli storici già in età prenuragica e abitato fino all’alto Medioevo. Il progetto è elaborato da una equipe multidisciplinare, in cui il Dott. Marrosu si occupa degli aspetti ambientali, ed è stato solo in parte rallentato dal periodo di chiusura dettato dal Coronavirus.

Modificare è facile, ma modificare interferendo il meno possibile sui veri proprietari del sito (flora, fauna, habitat), non lo è mai” spiega il Naturalista e Agrotecnico Marco Marrosu “molte persone spesso dimenticano che questo luogo incantevole è non solo un sito archeologico ma anche un’area naturale protetta di valenza internazionale. Oltre ad appartenere alla ZSC ITB022212 “Supramonte di Oliena, Orgosolo e Urzulei – Su Sercone” è anche un’area di importanza internazionale per le piante spontanee e i loro habitat (IPA) e un’area che riveste un ruolo fondamentale per gli uccelli selvatici e dunque uno strumento essenziale per conoscerli e proteggerli (IBA).”

I lavori sono finanziati da un fondo regionale di circa 740.000 euro e gli interventi previsti sono quelli per la messa in sicurezza degli accessi e del bene, una stazione per agevolare la connessione internet, la sistemazione del gabbiotto per i custodi e la biglietteria del sito, lo spostamento – modifica del tracciato escursionistico interno con il posizionamento di nuove passerelle in maniera tale che il visitatore possa spingersi più vicino al punto in cui ci sono le capanne e la sistemazione di entrambi gli accessi.

Il percorso è ovviamente autorizzato dagli enti competenti e supportato da una puntuale e rigorosa analisi scientifica-archeologica che attesta la fattibilità dello stesso, garantendo la salvaguardia e la valorizzazione del sito.  In questo contesto il ruolo del Dott. Marrosu, come già avvenuto in precedenti lavori come quello all’Anfiteatro Romano di Cagliari, è consultivo e riguarda censire la flora, realizzare cartografia tematica, partecipare alla redazione del progetto, proporre la valorizzazione degli aspetti naturalistici.

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