Il Naturalista Gian Marco Marrosu è stato intervistato sulle attività sportive sostenibili nel documentario andato in onda il 20 dicembre 2021 nella famosa trasmissione Geo di Rai 3. Obiettivo del documentario erano le risorse del massiccio montuoso del Monte Limbara, un’ampia area boschiva e montuosa situata nel nord est Sardegna.
“Il mio ruolo è stato in questo caso duplice” spiega il Dott. Gian Marco Marrosu “da un lato mettere in luce l’importanza dei geositi e dall’altro approfondire la conoscenza, a chi non è del settore, sugli sport che si svolgono in ambiente non codificato e naturale all’interno delle aree protette. Gli inesperti infatti sono portati erroneamente a pensare che per praticare l’arrampicata sia necessario predisporre sulla roccia delle installazioni fisse. Ma non è così.”
Nell’arrampicata si possono utilizzare anche ancoraggi che non rovinano la roccia e sono removibili (“arrampicata classica” / “trad”), ed è quello che viene mostrato dal Naturalista Marrosu e dai suoi compagni di cordata Marco Pinna e Marco Corda durante la scalata del Monumento Naturale Regionale “Arco e Punta sa Berritta-Supràppare” Comune di Berchidda (SS). Questo tipo di arrampicata, insieme all’arrampicata sui blocchi di roccia (“bouldering”), si presta molto bene a valorizzare le aree più sensibili, là dove la roccia merita una tutela ancora maggiore.
Istituito ai sensi della LR 31/89, questo monumento naturale regionale nasce nel 2019 grazie alla sinergia del Comune di Berchidda con la Provincia di Sassari, il Settore Rete Ecologica Regionale del Servizio della tutela della Natura e politiche forestali della Regione Sardegna e alla relazione naturalistica redata dallo stesso Dott. Gian Marco Marrosu in collaborazione con i suoi colleghi Dott.ssa Teresa Balvis e Dott. Giacomo Calvia.
“Ma il massiccio montuoso non offre solo rocce da scalare ma ha anche altre risorse tra cui la presenza nei suoi torrenti del raro discoglosso sardo e soprattutto dell’euprotto sardo.” prosegue il Naturalista Marrosu “È per questo che abbiamo scelto di proporre l’inserimento nel documentario anche dell’euprotto, un tritone acquatico più raro e in pericolo del panda, minacciato da una pericolosa malattia fungina e da quelle attività acquatiche sportive esercitate a fini ludici, ma senza consapevolezza.”
La trasmissione Geo venne fondata nel 1984 dal noto regista e documentarista Folco Quilici, e prese il via su Rai 3 inizialmente con il titolo Geo – L’avventura e la scoperta. Attualmente Geo è riuscita a superare decenni di attività e continua ad essere un programma televisivo di genere documentario, ora condotto da Sveva Sagramola e dal biologo Emanuele Biggi. Gli argomenti trattati vanno dalla natura alle attività che vi si svolgono, dalle tradizioni agli animali, dalle nuove tecnologie alla gastronomia fino all’attualità.
Sport outdoor in natura si quindi, ma con maggiore attenzione verso quello che non è solo un parco giochi da vivere nel fine settimana.