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Tutti pazzi per lo Scrambling & Abseiling

Scrambling Abseiling

Tutti pazzi per lo Scrambling & Abseiling

Sembra quasi uno slogan ma “tutti pazzi per Scrambling & Abseiling” è quanto è avvenuto negli anni scorsi in alcune Regioni non montane della penisola italiana, ma di cosa si tratta?

Come si sa rinominare un’attività, magari con termini stranieri, la rende sempre più esotica ed appetibile. Quante volte nelle palestre cittadine abbiamo assistito alla nascita di nuove pratiche sportive a cui viene associata la parola “power” o “energy” che travolgono la moda del momento. Lo stesso è avvenuto per questa attività che mette in connessione due attività alpinistiche che normalmente avvengono in una sola, l’arrampicata. Con il termine anglosassone scrambling si intende infatti arrampicata su terreno medio-facile, mentre il termine abseiling significa discesa con le corde. Niente di più semplice, si sale arrampicando e si scende calandosi in corda doppia. Un’attività da sempre praticata in Italia ricadente nel campo delle diverse attività alpinistiche. Questa volta però è diverso in quanto molti escursionisti che si sono avvicinati all’alpinismo ci si sono ora appassionati.

Ma cosa vuole dire terreno medio-facile? “Durante la pratica di questa attività – indica il Naturalista Marco Marrosu, Consulente di Turismo Attivo ma anche membro del CNSAS dal 1993 e Istruttore di Arrampicata Sportiva UISP – il “facile”, ricordiamoci, è sempre relativo alla nostra esperienza tecnica, capacità di arrampicata, consapevolezza dell’ambiente in cui ci muoviamo. Prestiamo attenzione sempre, documentandoci bene sulle difficoltà che incontreremo e preparandoci a casa sulle tecniche da eseguire. Riguardo questa disciplina io consiglio sempre di seguire i tutorial del British Mountaineering Council, generati proprio da chi ha fatto dello Scrambling e l’Abseiling quasi una religione, ma soprattutto di leggersi i libri di tecnica alpinistica del Club Alpino Italiano. Se non ve la sentite affidatevi ai corsi CAI o agli unici professionisti abilitati all’accompagnamento in questo campo, le guide alpine (L.6/89).”

In generale la difficoltà degli itinerari viene determinata dentro un range di I-III grado (anche IV secondo qualche autore) della scala internazionale di difficoltà della UIAA. Nel I grado non sono richieste normalmente specifiche tecniche di assicurazione anche se rimane indispensabile l’utilizzo di attrezzatura di base come il casco e lo zaino. La tecnica alpinistica utilizzata nello scrambling è quella che viene definita “progressione di conserva”. Questa tecnica consente in relativa sicurezza di risalire creste e pareti di difficoltà I-III proteggendosi con la corda, inserendo protezioni removibili, costruendo facili soste. Tra il III e il IV, talvolta dal II, si integra con la tecnica di arrampicata alpinistica classica. Questa comprende un uso ancora maggiore di protezioni removibili e ancoraggi che si inseriscono nella roccia. Per citare alcuni esempi di scrambling/arrampicata di questa difficoltà basti pensare alla Via Dimai, Pta Grohman al Sassolungo (sino al IV-, lunghezza 550 m), alla parete sud della Tofana di Rozes (IV, lunghezza 1150 m), Via SUCAI sul Gran Sasso d’Italia, Corno Grande, Vetta occidentale (dal II al III con un passo di IV, lunga piu di 300 m).

La discesa/abseiling è una delle parti più emozionanti ed è fisicamente la parte meno impegnativa di questi itinerari. L’abseiling richiede la discesa dalla parete con la “tecnica di discesa in corda doppia”, da una “sosta” all’altra, nel vuoto normalmente per non più di 60 m alla volta. L’appeal che generano le calate ha catturato molti appassionati e lo Scrambling & Abseiling è diventata un’attività che viene praticata in gruppo, anche con dieci persone. Data la possibilità che vengano smossi inavvertitamente massi o cadano oggetti, soprattutto durante la discesa, tale attività è in contrasto con altre già presenti lungo il loro tragitto, come itinerari/palestre di arrampicata sportiva, gli itinerari di arrampicata classica o altre infrastrutture preesistenti, in quanto potrebbero generare incidenti facilmente. Buone gite quindi e prestiamo sempre attenzione quando ci muoviamo in ambiente!

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