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Valorizzare i geositi e recuperare gli aspetti identitari dei luoghi: il caso di “Lu Frati e la Monza”

Sulla vetta della torre dopo una scalata "clean" senza l'ausilio di un trapano

Valorizzare i geositi e recuperare gli aspetti identitari dei luoghi: il caso di “Lu Frati e la Monza”

I monoliti Lu Frati e la Monza (il frate e la monaca) sono situati nel territorio dei Comuni di Viddalba e Bortigiadas (OT) della Sardegna.

La leggenda parla della fuga amorosa di due ecclesiastici che vennero pietrificati da Dio sul Monte Ruju per il loro peccato d’amore. Quello che a noi rimane della triste sorte dei due innamorati sono due splendidi monoliti di porfido rosso visibili dalla strada Perfugas – Tempio Pausania.

Quando vidi la prima volta le due torri, da lontano, erano i primi anni del 2000. Solo in seguito decisi che dovevo a tutti i costi raggiungerle e provare a toccarne la cima. Dopo lo studio delle cartine riuscii ad organizzare “la spedizione” e raggiungere la base per studiare le possibilità. Durante l’avvicinamento, ma anche in anni più recenti, avevo avuto la fortuna di vedere veleggiare due aquile reali. Allora scattavo foto ancora con le diapositive e feci la scalata con ancoraggi removibili nella maniera “più pulita” possibile, per non deturpare la splendida roccia, evitando di utilizzare installazioni fisse usufruendo di un trapano.

Ho scalato entrambi nel 2005 (La Monza con Paola Dettori, Lu Frati con Roberto Masia) e le relazioni e la notizia venne pubblicata sulla Rivista del Club Alpino Italiano e in seguito questa foto (è un pò tagliata, l’originale è molto più bella!!) venne pubblicata sulla rivista Sardegna Turismo, Mare Nostrum Ed. 2005-2006, nel mio articolo “Una Montagna in mezzo al mare” http://www.sardegnaeventi24.it/pdf/archivio/r22da12a45.pdf .
I rigonfiamenti della roccia di La Monza mi costringevano ad inarcarmi all’indietro ed hanno messo a dura prova il mio coraggio e la valutazione delle mie capacità, ma la soddisfazione di stare in piedi sulla piccola vetta è stata una delle più belle mai provate. Ho visto molti Monumenti naturali regionali della Sardegna e posso asserire con sicurezza che queste due rocce meriterebbero a pieno titolo che si attuasse l’iter per ufficializzarne lo status (LR 31/89, Rete ecologica regionale). Una procedura non troppo complessa, se si dimostra la volontà politica di portarla avanti e viene seguita da un esperto in materia ambientale come il Naturalista.

Di questi tempi il valore ambientale riveste anche un valore economico, fungendo da volano per il turismo sostenibile, capace di sensibilizzare e portare nella nostra terra persone appassionate.

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